Non avevamo “educazione fisica”

Non avevamo “educazione fisica”

Le fotografie di Barbiana ricordano #1 | La scuola che perde Gianni non è degna d’esser chiamata scuola…

TEMA: MENTE E CORPO

Uno dei motti latini giunti fino a noi è mens sana in corpore sano, ma così come l’uso comune fraintende il significato originale attribuito a questo motto da Giovenale, anche la scuola statale fraintende il significato dell’educazione fisica e non riconosce nella fisicità montanara e contadina dei giovani barbianesi – più autentica di quella artificiale dei giovani cittadini – un livello sufficiente per superare gli esami e per essere ragazzi felici.
Anche questo aspetto della Scuola di Barbiana anticipa di decenni il tentativo odierno di cercare una mediazione tra lo stile di vita sedentario che caratterizza l’esistenza dei più e l’edonismo che sfocia nell’esasperazione della cura del corpo e dell’aspetto fisico.

Le risorse documentarie
Da Lettera a una professoressa
Ragazzi infelici

Agli esami di ginnastica il professore ci buttò un pallone e ci disse: «Giocate a pallacanestro». Noi non si sapeva. Il professore ci guardò con disprezzo: «Ragazzi infelici».
Anche lui come voi. L’abilità in un rito convenzionale gli pareva importante. Disse al preside che non avevamo «educazione fisica» e voleva rimandarci a settembre.
Ognuno di noi era capace di arrampicarsi su una quercia. Lassù lasciare andare le mani e a colpi d’accetta buttar giù un ramo d’un quintale. Poi trascinarlo sulla neve fin sulla soglia di casa ai piedi della mamma.
M’hanno raccontato d’un signore a Firenze che sale in casa sua con l’ascensore. Poi s’è comprato un altro aggeggio costoso e fa finta di remare. Voi in educazione fisica gli dareste dieci.

pp. 29-30
Ascolta il commento sull’estratto della Lettera delle persone coinvolte nello sviluppo della narrazione
Agostino Burberi
Mileno Fabbiani
Piero Cantini
Pubblicazioni in cui compare la fotografia
  • Gesualdi, S., Giorgi, P. (a cura di), Barbiana e la sua scuola. Immagini dall’archivio della Fondazione Don Lorenzo Milani, Firenze, Aska edizioni, 2014, pp. 122-123
Ascolta il commento sulla fotografia delle persone coinvolte nello sviluppo della narrazione
Agostino Burberi
Mileno Fabbiani
Piero Cantini
Analisi della fotografia
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I dati che presentiamo sono il risultato del confronto con i testimoni che hanno partecipato alla vita della Scuola di Barbiana.
  • Mileno Fabbiani: La contentezza
  • Piero Cantini: Atletica
  • Agostino Burberi: Siamo negli anni ‘60, in primavera, forse una domenica
  • Mileno Fabbiani:

    Tra il 1958 e il 1960

  • Piero Cantini: 1964 o 1965

  • Agostino Burberi: Agostino Ammannati
  • Mileno Fabbiani:

    Probabilmente il Professor Nicoletti

  • Piero Cantini: Agostino Ammannati

  • Agostino Burberi: Vicino al cancello della scuola, dove ora c’è la piscina
  • Mileno Fabbiani: Vicino a dove ora si trova la piscina

  • Piero Cantini: Nella strada davanti alla scuola
  • Agostino Burberi: Il ragazzo che salta è Franco Baglioni. Sono raffigurati anche Aldeviano e Giancarlo Tagliaferri
  • Mileno Fabbiani:

    Mauro Baglioni

  • Piero Cantini: Mauro Baglioni
  • Agostino Burberi: Educazione fisica per superare gli esami
  • Mileno Fabbiani:

    Educazione fisica

  • Piero Cantini: Atletica
Consulta gli altri contenuti della narrazione
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Sapevo bene la storia
in cui vivo io
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ve lo dite da voi
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Mi toccava esser generoso
anche quando non ero
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Il sapere
serve solo per darlo
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In più di un’occasione don Lorenzo ha confessato agli amici di non aver mai letto una sola pagina di un libro da quando è diventato prete…      
Ricominciate tutto da capo
all’infinito
Nell'aula
La Scuola di Barbiana è una scuola partigiana, che non ha paura di schierarsi e prendere posizione, assumendosi tutto il peso…      

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