Da una collaborazione del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze e del Centro Ricerche scientia Atque usus per la Comunicazione Generativa 

I Laboratori di progetto per costruire comunità

Community di progetto

Nelle varie edizioni del Master le/i corsiste/i hanno lavorato e lavorano con i partner attivando specifici laboratori di progetto.

In questi laboratori, corsiste, corsisti e tutor hanno portato e portano avanti una serie di azioni di analisi, di progettazione e di sviluppo orientate a risolvere i problemi reali di comunicazione delle diverse realtà coinvolte, con un’attenzione particolare al periodo di emergenza sanitaria da COVID-19.

I laboratori di progetto sono strumenti di community building: coinvolgono il mondo delle associazioni, delle istituzioni e delle realtà imprenditoriali, per progetti sulla comunicazione della salute, dei servizi sanitari, della continuità territoriale, della telemedicina.

Il Master realizza progetti di comunicazione in cui i corsisti sviluppano soluzioni concrete per rispondere a problemi reali: il Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa  propone un’idea di comunicazione come strumento per creare comunità di interessi, di pratiche e di valori in cui la conoscenza è un bene comune, condivisa dagli esperti e dal tessuto sociale ed economico. Per raggiungere questi obiettivi, il Centro Ricerche sAu mette a disposizione dei corsisti l’Ambiente Integrato Atque: un ambiente proprietario di progettazione, comunicazione e collaborazione interamente online.

3 edizioni per 25 progetti

Negli anni passati e nell’edizione in corso i/le corsisti/e e i tutor hanno orientato e orientano le attività con i partner, facendo emergere dati e informazioni (Knowledge) utili allo sviluppo dei progetti. Generando, così, un processo continuo di azioni di ascolto, analisi e progettazione che concorrono a creare quelle comunità in cui i contenuti sono il punto centrale per la vera innovazione.
Di seguito l’elenco dei progetti prodotti e in corso di svolgimento in tutte le edizioni del Master.

I progetti della terza edizione (2021/22 - in corso)

Il progetto nasce dalla necessità di rifondare e rimodulare l’approccio delle comunità locali rispetto a tematiche fondamentali quali educazione alimentare e buone pratiche a livello ambientale. Per fare questo si propone la realizzazione di una giornata istituzionale dedicata alle scuole, caratterizzata da attività didattiche, laboratoriali e ricreative, che veda nell’educazione al cibo sostenibile e nella mensa scolastica un focus formativo fondamentale. L’appuntamento dovrà essere pensato come traccia modificabile, in relazione alle tempistiche, al prodotto alimentare protagonista delle attività (da selezionare a seconda del territorio di riferimento) e alle esigenze e finalità del soggetto attuatore.
Lo scopo del progetto, realizzato in collaborazione con SPI CGIL, è quello di promuovere un Patto interistituzionale sul territorio del Comune di Figline e Incisa Valdarno per la preparazione e il mantenimento, a livello permanente, di un percorso di apprendimento, supporto e salvaguardia dell’anziano e dei caregiver, in merito alle nuove tecnologie utilizzate per i servizi e le prestazioni socio-sanitarie. Per far questo è necessario alfabetizzare all’uso del digitale quanti più anziani e caregiver possibile, in modo da rendere questi strumenti accessibili (e quindi più utili) ad un numero sempre più ampio di persone. Oltre a questo sarà progettato un percorso di ascolto, di comunicazione e di formazione dei volontari che assistono gli anziani nell’accesso ai servizi digitali, allargando la formazione al digitale, se possibile, direttamente a gruppi di anziani (senza intermediazione).
Lo scopo del progetto è quello di dar vita a un percorso di educazione alimentare che miri a stimolare la consapevolezza di un rapporto equilibrato con il cibo, con l’obiettivo di intercettare e prevenire l’insorgenza di abitudini scorrette che potrebbero degenerare in gravi patologie, quali l’obesità e i disturbi alimentari. Partendo dalla conoscenza delle necessità dell’organismo e degli errori nutrizionali che si commettono quotidianamente, anche in maniera inconsapevole, si intende sollecitare, con l’ausilio di un esperto, la riflessione sul sano rapporto con il cibo, nel rispetto del proprio corpo e per la conquista di un benessere psico-fisico indispensabile per la crescita globale dell’ essere umano.
Attraverso l’analisi del percorso di cura del paziente chirurgico oncologico, il progetto mira a promuovere la sicurezza in ambito nutrizionale affinché i benefici di cura per il paziente a seguito dell’intervento chirurgico non siano – in misura più o meno ampia – condizionati dalla alimentazione e nutrizione della persona. Al contrario, la nutrizione può rappresentare un’esperienza di benessere e cura a supporto di un recupero dello stile di vita secondo i valori e le preferenze della persona. Il progetto intende adottare un approccio multimodale di conoscenza di analisi dei problemi di comunicazione legati al percorso di nutrizione/alimentazione dei pazienti fragili e oncologici, attraverso l’analisi delle buone pratiche e delle criticità riscontrate all’interno delle strutture ospedaliere e grazie al coinvolgimento dei pazienti chirurgici oncologici e dei loro caregiver.
Lo scopo del progetto è quello di capovolgere la classica metodologia di lavoro utilizzata dall’URP nel processo di analisi dei reclami, prendendo come punto di partenza non più l’ascolto dei cittadini che hanno lamentato un disservizio (o comunque non solo) ma l’ascolto degli attori del sistema, ovvero dei direttori delle strutture e/o dei dipartimenti dell’area sanitaria. L’obiettivo che si intende perseguire è quello di dimostrare che i bisogni dei portatori di interesse interni, ovvero dei Direttori, possono coincidere con i bisogni dei dei cittadini; che le criticità segnalate dagli uni sono strettamente connesse con i disservizi lamentati dagli altri. Dimostrato ciò, il passo successivo è quello di ristabilire una comunicazione reale tra cittadini e attori interni al sistema sanitario, attraverso l’utilizzo di canali predisposti e grazie alla preziosa collaborazione dei portatori d’interesse esterni, come associazioni di volontariato e tutela.
Lo scopo del progetto è quello di migliorare l’attività di informazione delle aziende ospedaliere in caso di maxi-emergenze, in funzione del fatto che esse rappresentano l’ultimo anello della catena del soccorso sanitario. L’obiettivo è quello di creare un percorso di formazione riservato ai giornalisti, chiamati a ricoprire l’importantissimo ruolo di intermediari nella comunicazione tra le istituzioni e i cittadini in caso di maxi-emergenze e pandemie.
Il progetto si propone di realizzare un intervento, integrato nel sistema della presa in cura, che consenta al caregiver di acquisire le competenze utili per facilitare l’accesso alla cura delle persone anziane o non autosufficienti, in un sistema sanitario trasformato. Con questo scopo, l’idea è quella di promuovere la figura del caregiver PLUS per l’accesso alla cura, attraverso azioni mirate di formazione ai caregivers familiari e agli operatori individuali, per dar vita a una rete dei formatori che sia qualificata e accreditata (con particolare riferimento all’accesso ai servizi e soprattutto alla cura), al fine di evitare processi spontanei e creare un sistema di accesso e di certificazione delle competenze che si inserisca all’interno dell’attuale sistema sociosanitario.
Lo scopo del progetto è quello di far conoscere alla comunità di riferimento tutti i servizi messi a disposizione dalla Casa della Salute “Le Piagge”, favorendo il ruolo attivo dei cittadini e dando loro gli strumenti necessari per agire in maniera consapevole rispetto alle scelte mediche e sanitarie che riguardano la loro salute. Per far questo è necessario realizzare una strategia di community building attraverso un percorso di ascolto dei portatori di interesse attivi nella zona di riferimento, coinvolgendo attivamente tutte quelle associazioni e cooperative di servizi attive che da anni sono attive sul territorio delle Piagge con iniziative di sostegno ai minori, alle fragilità sociali e con attività culturali e di progettualità in rete con le scuole.
Lo scopo del progetto è quello di educare la popolazione al corretto uso del pronto soccorso, con l’obiettivo ultimo di snellire i tempi d’attesa dei pazienti con urgenze minori ma che necessitano comunque un accesso al pronto soccorso. L’idea è quella di dar vita a una Carta dei Servizi per la gestione dei pazienti non urgenti, partendo da un’analisi della comunicazione del pronto soccorso e di come viene percepito dalla cittadinanza. Insieme a questo saranno sviluppate azioni e progetti di educazione sanitaria/civica all’interno delle scuole e dei luoghi di lavoro.

I progetti della prima edizione (2019/20)

Il progetto ha previsto la realizzazione di un’indagine attenta a mettere in luce le criticità che riscontrano gli operatori telefonici delle pubbliche assistenze nel dialogare a distanza con i loro assistiti.

Il progetto ha previsto la realizzazione di uno studio funzionale a mettere in evidenza le principali funzioni per cui è utilizzata la scrittura a mano all’interno del luoghi di lavoro.

Il progetto ha previsto la realizzazione di un’analisi delle attività svolte dalle Associazioni di malati cronici prima e durante il primo lockdown dovuto al Covid-19.

Il progetto ha realizzato un’indagine sui servizi e sui prodotti di telemedicina promossi dalle principali aziende di e-health.

Il progetto ha previsto un’indagine sul percorso da seguire per diventare addetti stampa di un’Azienda Ospedaliero Universitaria o di un ospedale.

Il progetto analizza lo stato dell’arte della comunicazione tra associazioni e le istituzioni che si occupano di salute, e propone un corso di formazione per palliativisti come percorso di conoscenza e community building nell’ambito di uno settori più complessi del sistema sanitario.

Il progetto propone – in base ad un’analisi approfondita della relazione tra associazioni di pazienti e istituzioni che si occupano di oncologia – una guida online ai servizi offerti dal terzo settore, come strumento di conoscenza e percorso di community building.

Il progetto ha previsto l’analisi dell’offerta formativa a disposizione dei giornalisti durante la pandemia e l’ideazione di un corso sulla comunicazione di crisi.

Un progetto di ricerca e analisi sulla comunicazione pandemica, con un focus sull’health literacy e un approfondimento sul ruolo svolto da ARS Toscana.

Un progetto incentrato sull’olio extra vergine di oliva (EVO) come specifico alimento-ingrediente, che è l’emblema di un consumo che promuove la salute a partire dalla scelta di cosa e come consumare, in modo cosciente ed informato.

I progetti della seconda edizione (2020/2021)

Il progetto si prefigge l’obiettivo di migliorare la comunicazione tra Medici di Medicina Generale e pazienti, lavorando sulla definizione di uno strumento in grado di suggerire al medico i possibili test, analisi, screening e visite di controllo atte a garantire un buono stato di salute dei cittadini.

Il progetto prevede la realizzazione di linee guida per promuovere un modello virtuoso di assistenza a distanza in cui l’atto medico si configura come un nuovo evento comunicativo, tarato sulle esigenze di chi ne usufruisce.

Un progetto di ricerca e analisi sullo stato dell’arte e sulle potenzialità della telemedicina e della comunicazione digital in ambito ospedaliero.

Un progetto di ricerca e analisi sullo stato dell’arte e sul bisogno percepito riguardo ai processi di digitalizzazione nelle RSA in vista della situazione post-covid.

Il progetto propone un percorso di comunicazione e sensibilizzazione dei farmacisti sull’importanza del proprio ruolo in un contesto nel quale la sanità pubblica si sta orientando sempre più – anche a seguito della pandemia da Covid-19 –  a proporre soluzioni di telemedicina.

Il progetto prevede un’indagine con le associazioni dei pazienti per capire il valore percepito del linguaggio artistico e musicale quando si parla di cura e di salute per proporre modalità comunicative innovative in ambito socio-sanitario.

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